domenica 16 gennaio 2011

Asmodai

Asmodai (Asmodeo, Asmodaeus, pronunciato all'araba Ashmed; אשמדאי Ashmedeus in ebraico, o anche Chammadai, Sydonai) è un demonio biblico, ma la sua origine è probabilmente iranica; infatti, pare che il nome derivi dal persiano Ashma Daeva, forse “spirito del giudizio”. Tuttavia Asmodai è conosciuto maggiormente grazie al deuterocanonico Libro di Tobia; menzionato anche in numerose leggende talmudiche e nella tradizione demonologica secondo le quali sarebbe stato sottomesso da Re Salomone, che lo avrebbe costretto ad edificare per lui il celebre Tempio.


Nella foto: Asmodeus nel Dictionnaire Infernal di Collin de Plancy.


L'esatta etimologia di questo nome è abbastanza controversa: per alcuni Asmodeo discenderebbe dall'Aramaico: As'medi cioè "Distruttore" come si evincerebbe dai testi di Tobia nei quali vengono ricordati i 7 vangeli. Nella letteratura Zoroastriana ai 7 vangeli vengono contrapposti i 7 Amesha. Il termine "daeva" significa demone e "aeshma" furore, quindi Aeshma-daeva significa demone del furore, espressione spesso usata nelle formule magiche in riferimento al principe dei demoni. Aeshma-daeva è foneticamente molto simile ad Asmodeo.
Asmodeo è considerato, oltre che il demone della distruzione, anche il signore della cupidigia, dell'ira e della vendetta; è raro, dunque, che ad un uomo venga imposto questo nome.

In Egitto il popolo lo venera ancora in quanto "patrono" del gioco d'azzardo e delle bische, e gli ha perfino dedicato un tempio nel deserto di Ryanneh.

Adamo ebbe come prima compagna Lilith, che poi, non accettando l'autorità maschile di Adamo, lo lasciò e fu condannata all'esilio dall'Eden. Scacciata e vagabonda nel deserto incontrò e si unì ad Asmodeo, anch'egli scacciato dal Signore. Spesso infatti Asmodeo viene associato a Lucifero del quale imitò il fato scegliendo la via delle tenebre. Per l'antico Israele gli spiriti malvagi erano emanati da Dio stesso, e sono quindi divinità rappresentate talvolta in sembianze di caprone.
Quanto sopra era motivato dal fatto che gli Egiziani adoravano tutte le divinità e questo ebbe notevole influsso sui Giudei che abitarono, in schiavitù, per lungo tempo in Egitto.

Il successivo Giudaismo confonderà i Demoni con gli spiriti malvagi, dai quali non potevano liberarsi se non con particolari riti di esorcismo.

Di Asmodeo si ha traccia anche in un racconto di Tobia: Asmodeo è il demone che uccise tutti e 7 i mariti di Sara, figlia di Raguele, abitante di Ecbatana, senza che nessuno di essi avesse potuto giacere con lei.
Ciò avvenne fino a che Tobia, figlio di Tobi non ricevette la "LUCE DIVINA" dall'Arcangelo Raffaele.
Tobia ricevette precise indicazioni dall'angelo su come scacciare il demone: egli era sceso al fiume e venne assalito da un pesce che cercò di mozzargli il piede,Tobia cercò di difendersi ma Raffaele lo fermò:"Afferra il pesce e non lasciarlo sfuggire". Il giovane afferrò il pesce e lo trasse a riva.
L'angelo quindi continuò le istruzioni: "Aprilo e togline il fiele, il cuore e il fegato; mettili in disparte e getta via invece gli intestini. Il fiele,il cuore e il fegato possano essere utili medicamenti".
Tobia fece quanto gli veniva ordinato, quindi accompagnato dall'angelo proseguì la sua strada ma chiese: "Che rimedio può esserci nel cuore,nel fegato e nel fiele del pesce?"
La risposta fu: "Quanto al cuore e al fegato, ne puoi fare suffumigi in presenza di una persona, uomo o donna, invasata dal demonio o da uno spirito cattivo e cesserà in essa ogni vessazione e non ne resterà più traccia alcuna".
Quando l'angelo a Tobia disse che avrebbe dovuto chiedere in sposa Sara, egli, che ne conosceva la storia, disse: "Ho sentito dire che essa è già stata data in moglie a 7 uomini ed essi sono morti nella stanza nuziale la notte stessa in cui dovevano unirsi a lei. Ho sentito inoltre dire che un demonio le uccide i mariti. Per questo ho paura: il demonio è geloso di lei, a lei non fa del male, ma se qualcuno le si vuole accostare, egli lo uccide. Io sono l'unico figlio di mio padre. Ho paura di morire e di condurre cosi alla tomba la vita di mio padre e di mia madre per l'angoscia della mia perdita. Non hanno un altro figlio che li possa seppellire".
La risposta dell'angelo fu: "Hai forse dimenticato i moniti del tuo casato? Ascoltami, dunque, o fratello: non preoccuparti di questo demonio e sposala. Sono certo che questa sera ti verrà data in moglie. Quando però entri nella camera nuziale, prendi il cuore e il fegato del pesce e mettine un poco sulla brace degli incensi.
L'odore si espanderà, il demonio lo dovrà annusare e fuggirà e non comparirà più intorno a lei. Poi, prima di unirti con essa, alzatevi tutti e due a pregare. Supplicate il Signore del cielo perché venga su di voi la sua grazia e la sua salvezza. Non temere: essa ti è stata destinata fin dall'eternità. Sarai tu a salvarla. Ti seguirà e penso che da lei avrai figli che saranno per te come fratelli. Non stare in pensiero".
Tobia quindi si presentò da Sara per reclamarla in moglie come era nel suo pieno diritto per la legge: il levirato.

Pazuzu
Asmodeo: Demone della religione iranica antica (Aeshma Daeva) adottato dal giudaismo post-esilico (nel libro di Tibia,3,8.17); nella letteratura rabbinica diviene infine il massimo di tutti gli spiriti malvagi.
Sotto certi aspetti Asmodeo ricorda l'assiro Pazuzu. Con il nome Asmodai si trova negli elenchi degli angeli e dei Demoni associati alle ore nell'astrologia medioevale.

Esso si presenta solitamente attraverso sibili, fischi o suoni alterati provenienti da energia elettrica quali lampade oggetti ma non si riesce mai a carpirne la provenienza, a tratti ore e giorni alterni e mai consecutivi. Si possono sentire certi suoni solo durante o poco dopo discorsi verbali o scritti inerenti persone defunte e non che hanno contatto con enti sataniche e spiriti demoniaci. Spesso a contatto dove sono presenti specchi e pareti bianche. Il suono quasi assordante sparisce definitivamente solo quando si riconosce l'entità e si sconfigge. Spesso certe cause vengono scambiate con coincidenze.

Giordano Berti, in "I mondi ultraterreni" (Mondadori, Milano 1998) cita un grimorio, intitolato "Il Testamento di Salomone", nel quale si dice che Asmodeus si presenta dinanzi a chi lo evoca per metà sotto forma di Angelo e per metà di uomo; passa il suo tempo a complottare per distruggere l’armonia matrimoniale o per distruggere la bellezza delle fanciulle ancora vergini. Lo stesso Berti riporta anche un documento conservato alla Biblioteca Nazionale di Parigi, datato 19 maggio 1629, che reca la firma di Asmodeus; il demone promette di abbandonare il corpo di suor Jeanne des Anges, monaca nel convento di Loudun. La falsità del documento è nota: fu redatto dalla stessa Jeanne dietro suggerimento del Consigliere di Stato, che grazie a questo e altri documenti contraffatti, riuscì a mandare al rogo il prete libertino Urbain Grandier.


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testo e foto: http://it.wikipedia.org/wiki/Asmodai


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